L’IMPORTANZA DI METTERSI IN VALORE SE STESSI

El valor

 

Molte persone non si valorizzano. Non sono consapevoli del talento e delle capacità che hanno in realtà. Sia in ambito personale che lavorativo, è importante la conoscenza di sé, saper individuare le proprie virtù, capacità e talenti per svilupparli e sfruttarli al meglio in ogni ambito.

Di seguito, ti proponiamo la lettura di un racconto dell’autore Jorge Bucay sul valore delle cose, che ci permette di parlare anche del valore delle persone. Ci auguriamo che cambi la percezione di te stesso e ti aiuti a realizzare il tuo vero valore.

IL VERO VALORE DELL’ANELLO

C’era una volta un giovane che andò da un vecchio saggio in cerca di aiuto.

Sono venuto qui, maestro, perché mi sento così inutile che non ho voglia di fare nulla. Mi dicono che sono un inetto, che non faccio bene niente, che sono maldestro e un po’ tonto. Come posso migliorare? Che cosa posso fare perché mi apprezzino di più?

Il maestro gli rispose senza guardarlo:

Mi dispiace. ragazzo. Non ti posso aiutare perché prima ho un problema da risolvere. Dopo, magari … – E dopo una pausa aggiunse: – Ma se tu mi aiutassi, magari potrei risolvere il mio problema più in fretta e dopo aiutare te. 

Con piacere, Maestro.– disse il giovane, sentendosi di nuovo sminuito visto che la soluzione del suo problema era stata rimandata per l’ennesima volta.

Bene – continuò il Maestro. Si tolse un anello che portava al mignolo della mano sinistra e, porgendolo al ragazzo, aggiunse: – Prendi il cavallo che c’è là fuori e vai al mercato. Ho bisogno di vendere questo anello perché devo pagare un debito. Vorrei ricavarne una bella sommetta, per cui non accettare meno di una moneta d’oro. Va’ e ritorna con la moneta d’oro il più presto possibile.

Il giovane prese l’anello e partì. Appena fu giunto al mercato iniziò a offrire l’anello ai mercanti, che lo guardavano con un certo interesse finché il giovane diceva il prezzo.

Quando il giovane menzionava la moneta d’oro, alcuni si mettevano a ridere, altri giravano la faccia dall’altra parte e soltanto un vecchio gentile si prese la briga di spiegargli che una moneta d’oro era troppo preziosa in cambio di un anello. 

Pur di aiutarlo, qualcuno gli offrì una moneta d’argento e un recipiente di rame, ma il giovane aveva istruzioni di non accettare meno di una moneta d’oro e così rifiutò l’offerta.

Dopo aver offerto il gioiello a tutte le persone che aveva incrociato al mercato, e saranno state più di 100, rimontò a cavallo demoralizzato e intraprese la via del ritorno.

Quanto avrebbe desiderato avere una moneta d’oro da regalare al maestro e liberarlo dalle sue preoccupazioni. Così finalmente avrebbe ottenuto il suo consiglio e l’aiuto.

Entrò nella stanza e disse:

Maestro mi dispiace, non è possibile ricavare quello che chiede. Magari sarei riuscito ad ottenere 2 o 3 monete d’argento, ma credo di non poter ingannare nessuno riguardo il vero valore dell’anello.

Quello che hai detto è molto importante, giovane amico – rispose il maestro sorridendo. – Prima dobbiamo conoscere il vero valore dell’anello. Rimonta a cavallo e vai dal gioielliere. Chi lo può sapere meglio di lui? Digli che vorresti vendere l’anello e chiedigli quanto ti darebbe. Ma non importa quello che ti offre: non glielo vendere. E ritorna qui con il mio anello.

Il giovane riprese di nuovo a cavalcare. Il gioielliere esaminò l’anello alla luce della lanterna, lo guardò con la lente, lo soppesò e disse al ragazzo:

Dì al maestro, che se vuole vendere oggi stesso il suo anello, non posso dargli più di 58 monete d’oro.

58 monete?! – esclamò il giovane.

– rispose il gioielliere – lo so che avendo più tempo a disposizione potremmo ricavare circa 70  monete d’oro, ma se ha urgenza di vendere …

Il giovane si precipitò dal Maestro tutto emozionato a raccontargli l’accaduto.

Siediti – disse il maestro dopo averlo ascoltato. – Tu sei come questo anello: un gioiello unico e prezioso. E come tale può essere valutato soltanto da un vero esperto. Perché pretendi che chiunque sia in grado di scoprire il tuo vero valore?

E così dicendo si rimise di nuovo l’anello al mignolo della mano sinistra.